Il termine viene impiegato per descrivere un metodo di indagine volto alla conoscenza psicologica di una persona attraverso colloqui e l’utilizzo dei test psicologici.
Durante il colloquio lo psicologo, attraverso un ascolto empatico, può riscontrare ed intuire le problematiche della persona con cui si sta relazionando, con la somministrazione dei test psicologici standardizzati si avrà la conferma oggettiva della diagnosi.
I test psicologici servono per evidenziare con dati oggettivi, incontrovertibili, lo stato di disagio della persona, la misura di quel disagio.

Effettuare un indagine psicodiagnostica con i test è il punto di partenza per prendere consapevolezza dell’esistenza di un problema, evidenziare le caratteristiche del disagio e scegliere il metodo di lavoro idoneo per la sua risoluzione.
Si va dal medico perchè c’è un alterazione che produce un dolore fisico, quando c’è una sofferenza o un disagio emotivo si aspetta che il tempo miracolosamente risolva il problema, l’alternativa è prendere farmaci che agiscono sui sintomi (ansia, attacchi di panico, depressione etc.) ma non risolvono la causa che ha scatenato i sintomi stessi.

Ricerche di psicologia clinca generale hanno evidenziato come i sintomi o alcune manifestazioni comportamentali vengono ricondotti a una più ampia teoria della personalità nelle sue complesse articolazioni.
Lo psicodiagnosta, dopo aver effettuato alcuni colloqui e aver somministrato test psicologici, consegna al paziente un elaborato da cui si evince il suo stato psicologico, le sue caratteristiche di personalità, i meccanismi di difesa messi in atto dal paziente.
Il primo obiettivo è fare una diagnosi corretta per poter pianificare, anche in base alla struttura di pesonalità del paziente, il trattamento terapeutico più idoneo a quello specifico paziente.

La valutazione psicologica è un’esperienza positiva perchè può suscitare nel paziente una curiosità, una consapevolezza del suo stato psicologico, può vedere se stesso attraverso i dati che emergono dai test, può trovare un nome a ciò che può sembrare incomprensibile, irreale.
Anche la relazione con lo psicologo che effettua la valutazione incide sul paziente, l’empatia, l’ascolto rispettoso, la possibilità di essere accettato e compreso può spingere il paziente ad essere collaborativo nella fase della valutazione e a scegliere successivamente un trattamento terapeutico.