Ciao papà
Ti chiamo così perché essendo tuo figlio io ti reputo ancora tale.
Sinceramente sto ancora cercando un senso o almeno un motivo buono per il quale ti sto scrivendo.
Mah… forse perché credo che dopo starò meglio…?
Più vado avanti a scrivere e penso… più mi accorgo di quante cose che non sai di me o più che altro non hai voluto sapere, sicuramente ora penserai che ti voglio rinfacciare tante cose ma non è così.
Sai… tante volte in classe o quando esco con gli amici… saltano fuori i discorsi sui genitori, come credo sia normale, ed io… su di te più di tanto non posso dire perché forse sarà per il destino, nel quale parentesi io non credo, o per motivi passati, non ho avuto l’occasione di vivere con un padre accanto che mi crescesse e mi mostrasse il mondo da un altro punto di vista.
Con questo non voglio sminuire mamma perché ora è solo grazie a lei che oggi sono quello che sono… sicuramente.
Quando hai deciso di rifarti una vita hai avuto i tuoi buoni motivi, ma non puoi… per quanto spero che non lo desideri… dimenticare in cuor tuo di tuo figlio!
E spero, anche se non lo mostri, che almeno in un angolino di te ci sono racchiuso anche io!
Sono passati 15 anni e l’8 maggio 16 e credo sia arrivato il momento di dare una svolta a questa situazione.
Sicuramente, tu lì con la tua famiglia stai bene, ma a me manca qualcosa… quel vuoto che purtroppo gli amici o i famigliari non possono colmare per quanto bene gli possiamo volere… per me è stato difficile prendere questa decisione perché ero combattuto tra scriverti o memo.
Comunque volevo chiederti solo una cosa se puoi ascoltare questa canzone "Parla con me" di Eros Ramazzotti è l’unica cosa che ti chiedo da figlio.
Ciao Stefano
P.S.: ti ho scritto queste poche righe con gli occhi lucidi per farti capire quanto possono essere veritiere e sentite le mie parole.
Da questa lettera sono trascorsi 7 anni, il figlio sta ancora tentando di parlare con il padre, chiuso emotivamente.
Sentirsi padre è una percezione intima di se stessi ed è collegata alle emozioni.
Rivolgersi allo psicologo è utile per un sostegno psicologico all’identità paterna.