Mercoledì, 20 Maggio 2015 09:44

Gravidanza, affrontala con consapevolezza, gioia e serenità

La donna deve essere pronta a far nascere se stessa come madre nel momento in cui dà alla luce il proprio bambino.

La gravidanza, come la pubertà e la menopausa, è un periodo di crisi che coinvolge un profondo cambiamento psicologico quanto somatico nella vita di ogni donna.
La maternità, non è soltanto un’espressione individuale, l’espressione di un processo biologico, ma anche un’intimità psicologica che riassume numerose esperienze, memorie, desideri e paure della donna relative al suo passato.
Lo psicologo può aiutare la donna e/o la coppia ad affrontare con consapevolezza e serenità questo evento così significativo nella vita.

Esiste una distinzione tra il termine maternità e spirito materno: il primo termine si riferisce alla relazione della madre con il figlio sotto l’aspetto sociologico, fisiologico e affettivo insieme, tale relazione comincia con il concepimento del bambino e continua durante tutti i successivi processi fisiologici della gravidanza, del parto, dell’allattamento e dell’allevamento, mentre il termine spirito materno è una determinata qualità caratterologica che colora tutta la personalità della donna ed è riferito a certi fenomeni emotivi che sembrano legati alla fragilità e al bisogno di protezione del bambino.
Istinto materno e amore materno sono elementi diversi che fanno parte dello spirito materno nel suo insieme: l’istinto materno ha un’origine biologica e sta al di là della sfera psicologica, l’amore materno è la diretta espressione affettiva della relazione positiva con il figlio, la sua principale caratteristica è la tenerezza.
Il concepimento è seguito da un’imponente sconvolgimento che interessa tutto l’organismo femminile. La gravidanza, per le notevoli implicazioni di ordine psicologico e le profonde modificazioni della omeostasi fisiologica e dell’assetto neuro-endocrino, può essere compresa solamente attraverso una visione che tenga conto della persona come unità psicosomatica. La psiche riceve stimoli eccitatori e inibitori di vario tipo da tutti i processi fisiologici in atto.

I processi organici della gravidanza vengono frequentemente usati dalla psiche per manifestare cariche emotive preesistenti, si può di conseguenza osservare non solo l’influenza che i processi somatici esercitano su quelli psichici, ma anche scoprire, per converso, la relazione esistente tra i conflitti emotivi e i sintomi organici della gravidanza.
Nella gravidanza un fenomeno somatico, normalmente determinato, diventa l’espressione immediata di contenuti psichici precisi. Prendiamo in considerazione i cambiamenti fisici, questi sono accompagnati da un ripresentarsi dello sviluppo emotivo infantile, per questo il corpo può di nuovo essere usato per esprimere gli stati emotivi della mente come nelle fasi più precoci dello sviluppo infantile.
Le tendenze ritentive si esprimono con voglie o costipazioni, le tendenze opposte attraverso vomiti ed attacchi di diarrea, tutte le idee, le fantasie dell’infanzia e della pubertà associabili all’assorbimento orale e all’espulsione possono rinascere tramite la tendenza fisiologica alla nausea, in certe condizioni psicosomatiche si manifesta un travaglio prematuro, se prevalgono le tendenze espulsive si può verificare un aborto.

L’insieme dei cambiamenti che la maternità propone crea nella personalità della donna una profonda crisi capace di mettere addirittura in forse il suo senso d’identità.
Il sentimento d’identità è per sua natura soggetto a continue fluttuazioni, in perenne oscillazione tra il polo della crisi suscitata da cambiamenti interni o esterni e quello di una più salda integrazione spaziale, temporale e sociale.
Non dimentichiamo infine, che la gravidanza modifica la relazione tra i due partner: l’attesa e la nascita di un bambino comportano la ristrutturazione e la verifica del rapporto di coppia che si appresta a ricevere un nuovo membro.