Mercoledì, 09 Ottobre 2019 06:24

Quando il mare è mosso… il fondale non si vede

Quando c’è una situazione di forte disagio, di malessere emotivo, la persona telefona allo psicologo per un appuntamento e il professionista interverrà per superare l’emergenza, una sorta di pronto soccorso.

Spesso, superata la crisi, il paziente non si reca più dallo psicologo perché pensa… “sto bene, ho risolto, non mi serve andare dallo psicologo”.

Ma qual è il nesso con il mare mosso?

Semplice! ... quando il moto dell’animo umano è impetuoso e burrascoso, non si vede la profondità del problema che ha scatenato la bufera, o più precisamente si potrebbe individuare la causa ma risolverla definitivamente richiede una cura costante nel tempo.

Quando il mare è molto mosso, il fondale non si vede.

Pensate a cosa accade al Pronto Soccorso di qualsiasi ospedale: si interviene sull’emergenza, una volta stabilizzato il paziente si metteranno in campo terapie farmacologiche per risolvere il problema medico e permettere alla persona una qualità di vita soddisfacente,

Allo stesso modo, lo psicologo può aiutare il paziente in presenza di una crisi emotiva, ma il lavoro non può limitarsi a questa prima fase, proprio la presenza di un forte disagio deve spingere il paziente ad andare a scavare per portare alla luce il nucleo centrale del disagio.

Quando la bufera dell’animo si calma, è il momento giusto per conoscere se stessi, le proprie aspettative, delusioni, sensi di colpa, i propri sentimenti…per evitare continui accessi al Pronto Soccorso psicologico.

Lo psicologo attraverso la consulenza ti restituisce la tua capacità di valutare e decidere realmente cosa fare di te stesso/a, dare un significato diverso alla tua realtà psichica, affettiva.

Quando il mare diventa calmo, è possibile vedere il fondale con le sue bellezze e le sue nefandezze, nel primo caso godremo di quella vista, nel secondo caso potremo ripulire il fondale togliendo i contenuti che vanno ad inficiare la qualità della vita e il proprio benessere.