Sabato, 27 Giugno 2015 06:06

Quando l'ansia diventa panico

Vorrei riprendere un argomento accennato nell'articolo inerente il ruolo dello stress nella nostra vita. In quell'occasione ho parlato di ansia come risultato di conflitti inconsci spiegando che l'intensità dell'ansia dipende dall'intensità del bisogno frustrato e dalle forza che si oppongono alla sua realizzazione.

La recente ricerca neurobiologica ha confermato l'ipotesi di Freud secondo cui esistono due forma di angoscia: una determinata da fattori psicologici e un'altra determinata da fattori biologici autonomi.

Freud considerava l'Io il sito psicologico dell'ansia, i moderni ricercatori neurobiologi hanno identificato nel locus coerules, una zona dell'encefalo, il sito biologico dell'ansia; questa zona del cervello è all'origine della maggior parte delle azioni della noradrenalina nel cervello ed coinvolta nelle risposte a stress e panico.

L'ansia è la paura in assenza di un pericolo evidente

Alcuni individui soffrono di ansie pervasive, croniche ed invalidanti e non hanno alcuna idea riguardo a ciò che li rende ansiosi.
In altri casi l'ansia può essere collegata ad una paura cosciente, accettabile che maschera però una motivazione più profonda, inconscia e inaccettabile.
Il disturbo d'ansia comprende diverse tipologie: attacco di panico, le fobie, il disturbo ossessivo-compulsivo, disturbo post-traumatico da stress.

Freud teorizzo che ogni successivo periodo evolutivo nella vita del bambino produce una paura caratteristica associata a quella fase.
Basandosi su questa teoria freudiana, i ricercatori psicanalisti hanno elaborato una gerarchia evolutiva dell'ansia che aiuta a determinare le fonti inconsce della sintomotologia del paziente.

Da un punto di vista evolutivo si pensa che l'angoscia si sviluppi da un'eccitazione somatica diffusa a un'angoscia psichica pervasiva fino ad assumere una funzione più matura di segnale.
In altri termini, in base ad un'esperienza passata, un oggetto o una situazione attuali sono identificabili come pericolosi.
L'ansia implica un contenuto cognitivo ed un'esperienza emotiva.
Ogni volta che si riscontra ansia nella persona, lo psicologo deve ricercare ed identificare le origini evolutive dell'ansia di quella determinata persona.

L'ansia può diventare attacco di panico

L'attacco di panico si presenta all'improvviso, viene fuori dal nulla, dura pochi minuti, la persona, sperimenta senso di soffocamento, tachicardia, vertigini, sudorazione, tremore.
Sembrerebbe che nessun dato neurobiologico è in grado di spiegare che cosa scateni l'inizio di un attacco di panico, mentre alcune ricerche hanno evidenziato l'importanza di fattori psicologici; si è riscontrato che pazienti con disturbo di attacchi di panico possono avere vissuto un maggior numero di eventi stressanti, in particolare perdite rispetto ad un gruppo di controllo nel mese che precede l'insorgenza del disturbo da attacchi di panico.

Non aspettate che la vostra ansia diventi panico, chiedere una consulenza psicologica può essere il passo per un'indagine psicodiagnostica
e poter scegliere se essere liberi oppure schiavi della vostra ansia.