Domenica, 13 Marzo 2016 17:49

Figli di un amore finito o mai iniziato

All’inizio è bello, è un sogno, una storia d’amore, lui/lei è speciale, è l’uomo/la donna della mia vita. Nascono i figli. 

La nascita di un figlio dovrebbe essere una scelta responsabile, condivisa, i membri della coppia dovrebbero essere consapevoli di aver generato un altro essere umano che sin dal primo vagito ha diritto ad essere rispettato, accettato, amato, protetto per come lui è.

Non ha chiesto lui di venire al mondo!

In un determinato momento della vita familiare, il sogno va in frantumi: lei/lui diventa il vostro peggior nemico, all’amore subentra rabbia, rancore, disprezzo, ostilità, vengono attuati comportamenti che sicuramente condannereste nelle altre persone. Il vostro desiderio è di separarvi dal vostro partner, tornare liberi, vorreste cancellare lui/lei ed è ora che vi accorgete di avere un problema: ci sono i figli! che ci facciamo con i bambini?

La genitorialità è un punto di non ritorno, per tutta la vita il ruolo genitoriale vi accompagnerà in ogni istante, in ogni decisione che prenderete.

Forte è la conflittualità che spesso si sviluppa quando un amore finisce, l’interesse dei figli è ben noto al genitore, ma contemporaneamente emerge che esso entra in contrasto con gli interessi individuali del genitore stesso: la frustrazione e i sentimenti di ostilità fanno aumentare il livello del conflitto trai coniugi, basti vedere come in alcune separazioni la lite ruota intorno al calendario delle vacanze natalizie o pasquali dove i minori vengono considerati come oggetti, pacchi da spostare da una casa all’altra in base alla logica del conflitto che non tiene in considerazione le esigenze dei minori e ha come conseguenza un elevato livello di stress nei minori.

La regolazione affettiva che dovrebbe essere attuata dalla funzione genitoriale riveste particolare importanza per l’adattamento, i piccoli devono essere guidati ad evitare gli stati eccessivi di eccitazione, di stress e di privazione.

I figli di coppie altamente conflittuali, ad un esame di uno psicologo, mostrano segni di disagio psico-affetivo che si evince da sintomi psicosomatici come: ansia, agitazione motoria, alterazioni del sonno, aggressività, mal di testa, problemi gastrici, coliti, asma, allergie, dermatiti, abbassamento del sistema immunitario.

I minori hanno bisogno di un ambiente sereno, una quotidianità regolare e organizzata sui loro bisogni.

I figli non devono soddisfare i bisogni emotivi dei genitori, dovrebbero essere i genitori a mettersi al servizio dei bisogni dei figli.

Se i figli sono il frutto di un amore tra due persone, quando l’amore finisce occorre portare rispetto a quel sentimento che ha caratterizzato un periodo della vostra vita.

Cari genitori, rivolgersi ad uno psicologo, è una modalità utile per capire perché il vostro bambino dorme poco, ha frequentemente mal di pancia, è irrequieto, piange all’entrata di scuola, è distratto non vuole fare i compiti.